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Franchini: “Mercato nero del carburante, dalla Finanza ennesima conferma”

“Quello che è emerso dalla audizione della Guardia di Finanza in Commissione Finanza del Senato sul tema del mercato nero del carburante conferma i nostri timori sulla pericolosità, anche in termini di illegalità, dell’aumento sconsiderato del costo del carburante“. A parlare è la presidente di Ruote Libere, Cinzia Franchini. “Dalla audizione infatti è stato ribadito come il mercato dei carburanti sia interessato da diversi anni da fenomeni di evasione dell’Iva e delle accise anche con il coinvolgimento della criminalità organizzata che ha visto in questo mercato un’occasione di business con un tax gap delle accise relativo ai prodotti energetici cresciuto in modo costante negli ultimi anni”.

Si tratta di uno scenario che trova conferma anche in base alle segnalazioni che arrivano alla nostra associazione e che, peraltro, abbiamo descritto pochi giorni fa durante l’incontro che abbiamo avuto in Sardegna col prefetto di Cagliari. E’ evidente che meccanismi distorsivi e frodi sui carburanti trovano ulteriore radicamento in una situazione che vede il diesel schizzato oltre i due euro al litro – spiega Cinzia Franchini -. Operatori che mai si sarebbero piegati a logiche illegali possono arrivare a cedere a questo mercato nero pur di sopravvivere; non si spiega del resto il fatto che molti piccoli autotrasportatori continuino a viaggiare nonostante la mancata compensazione del rialzo dei costi da parte della committenza, offrendo di fatto un servizio in perdita. Ovviamente non si tratta di giustificare reati che vanno sempre e comunque censurati, ma occorre prendere atto di come le speculazioni che hanno fatto schizzare il costo del gasolio abbiano ripercussioni drammatiche sulla vita di chi viaggia ogni giorno sulle strade italiane e che, nel proprio bilancio, ha come prima voce di costo proprio il carburante. In questo contesto sono sempre le aziende che operano nella legalità ad essere maggiormente penalizzate ed è per questo che insistiamo nel chiedere l’introduzione di un tetto massimo al gasolio che metta al riparo gli imprenditori da future nuove speculazioni”.